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Immagine del redattoreTiRiordino Professional Organizer

Confessione di una Professional Organizer

Aggiornamento: 4 feb



La mia casa è tutt'altro che perfetta.

Solo perché sono una Professional Organizer,

non significa che sono sempre organizzata e ordinata.



Quando incontro i clienti o dico alle persone che sono una Professional Organizer quasi sempre mi chiedono: “La tua casa sarà fantastica e immacolata! Vero? Saprai gestire tutto alla perfezione!”

Beh, non esattamente ...

Ammetto che avere tutto organizzato mi piace e mi trasmette un senso di pace, calma e conforto.

Ammetto anche di avere una marcia in più: la dote dell’organizzazione che mi aiuta a rimettere a posto, organizzarmi e ritrovare l’equilibrio in minor tempo rispetto ad altre persone.

Ma devo confessare che anche io - come tutti - ho momenti in cui sono stanca, tendo a procrastinare e dico “ci penserò domani”. Anche a me gli imprevisti colgono di sorpresa e se sono di fretta lascio la tazza del caffè nel lavandino o il mascara appoggiato sul ripiano del bagno, dimentico di buttare la spazzatura, lascio la posta sul tavolo e la guardo il fine settimana, e altro ancora.


Nessuno vive perfettamente organizzato e in una casa perfettamente in ordine, sempre.

Nemmeno una Professional Organizer.

Non è realistico!

Nella vita normale non è possibile e non c’è il tempo per mantenere costantemente tutto in perfetto ordine, a meno che si abbia un aiuto esterno.

Diciamo quindi che un po’ di disordine - che non significa non essere organizzati o ordinati - va bene.

Tutti viviamo con un po’ di disordine specialmente verso il fine settimana o quando si è stanchi.


Anche la guro del riordino, Marie Kondo, si è arresa al disordine e lo ha dichiarato In occasione del suo ultimo libro “Kurashi”.

Dopo il terzo figlio, anche la mia casa è in disordine” ha ammesso. "Fino a oggi sono stata una organizzatrice per professione e ho dunque fatto il mio meglio per tenere in ordine la mia casa tutto il tempo. Ora ci ho rinunciato in un modo che è buono per me. Capisco ad esempio che è importante per me passare tempo con i miei figli in casa".

Da questa sua dichiarazione possiamo trarne alcuni insegnamenti da non sottovalutare.



ASCOLTARE LE NOSTRE PRIORITÀ

La vita è fatta di cambiamenti e i cambiamenti portano a rivedere le nostre priorità.

Ritornando alla dichiarazione di Marie Kondo, questa signora ha costruito un impero con l’arte del riordino ma con l’arrivo del terzo figlio non riesce più a sostenere il ritmo ordinato di sempre.

Ecco questo è un esempio di come le nostre priorità possono cambiare fino al punto di mettere in discussione abitudini e stile di vita ormai consolidati negli anni.

È inevitabile, bisogna adattarsi al cambiamento e bisogna avere il buon senso di accettare i limiti e accogliere quello che sta entrando di nuovo nella propria vita.

Cerchiamo quindi di mantenere la situazione generale "abbastanza buona" e dedichiamo il nostro tempo alle cose più importanti della vita non al perfezionismo.



PERFEZIONISMO

Cosa succede quando si ambisce alla perfezione? Due cose:

  1. Non agire mai poiché nulla soddisfa e non è mai “abbastanza”;

  2. Agire troppo e in modo maniacale per ottenere risultati sempre migliori.

Il perfezionismo, al contrario di quello che si pensa, è un freno, ci rende schiavi, insoddisfatti e va a nostro svantaggio poiché con il tempo ci porta ad un limite non più accettabile e finisce con l’esasperare.

Quindi come si dice … ben fatto, buono ma non perfetto.



EQUILIBRIO

Abbiamo visto che gli estremi - come il perfezionismo - con il tempo logorano e creano disagio.

L’importante è trovare un equilibrio che non sta nel mezzo ma nel giusto e per giusto intendo quello che porta piacere e serenità al proprio io.

Trovare il giusto equilibrio è vivere una vita ordinata e organizzata tanto quanto basta a sé stessi per stare bene, fare ciò che piace e avere “pace interiore”.

L’ordine e l’organizzazione devono essere degli alleati alle nostre giornate e devono aiutarci a vivere meglio in casa e con la nostra famiglia.


TROVARE LA PROPRIA IDENTITÀ

Oltre all’equilibrio è fondamentale trovare la propria identità.

L’organizzazione è soggettiva e proprio per questo motivo ogni persona deve trovare ciò che più si adatta a sé e la fa sentire meglio.

Avere una casa come quelle delle riviste d'arredamento? Spazi bellissimi, luminosi, mai un cuscino fuori posto... Un sogno per tante persone!

Ma non facciamoci trarre in inganno. In una casa è naturale avere un certo disordine, se si hanno dei bambini lasceranno giocattoli in giro, se si ha un cane ci saranno peli ovunque anche 5 minuti dopo aver pulito, ...

Quindi vivi la tua casa serenamente e non mortificarti nel volere emulare qualcosa o qualcuno che non è reale e potrebbe non appartenerti.



Una casa principalmente deve essere funzionale per chi la abita e non perfetta.

Una vita organizzata e ordinata viene associata erroneamente a dover fare le cose in modo perfetto.

Questo approccio sbagliato è limitante poiché conduce ad uno stile di vita rigido e la conseguenza sarà quella di essere imprigionate in una gabbia.

L’organizzazione è un’opportunità per vivere tenendo conto delle proprie esigenze, non richiede nessuno schema anzi lascia libero sfogo alla fantasia di ogni persona nel cercare il sistema più creativo e convenzionale.


Se l’organizzazione per te fosse un problema e influenza la tua capacità di goderti la vita ed essere felice allora potresti aver bisogno di me.

Durante le mie consulenze private faremo insieme un percorso per trovare e scoprire ciò che meglio si adatta alla tua personalità, stile di vita, abitudini e che ti farà sentire meglio.


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A presto!

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